“DEMOCRAZIA DIRETTA” SINONIMO DI TRUFFA

Siamo molto soddisfatti per le votazioni operate sulla Piattaforma Rousseau, perché hanno definitivamente chiuso ogni discussione sulla “democrazia diretta”. Ringraziamo Casaleggio per aver chiarito in maniera così incontrovertibile che la democrazia diretta “alla M5s” è una vera e propria truffa, su cui paradossalmente dovrebbe indagare la Procura della repubblica. Si può rintracciare nell’ultima votazione su Salvini, che ha decretato la definitiva entrata del M5s nella Casta, il “combinato disposto” di tre “delitti” 

(circonvenzione di incapace, istigazione al suicidio e all’autolesionismo, truffa) tutti e tre puniti dal codice penale. Vedi art. 643 del C.P. su chi «nell’abusare dei bisogni, passioni o dell’inesperienza di persona minore o in stato d’infermità o deficienza psichica, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto»; l’art. 580 sull’istigazione al suicidio e all’autolesionismo; art. 640 che punisce «chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno». La Corte di Cassazione delinea il secondo reato con precisione quando descrive «l’abuso dello stato di vulnerabilità del soggetto passivo, che si verifica quando l’agente, ben conscio della vulnerabilità del soggetto passivo, ne sfrutti la debolezza per raggiungere il fine di procurare a sé o ad altri un profitto». Più chiari di così…

Ma di questi tempi è meglio non scherzare su politica e magistratura. Eppure i presupposti ci son tutti: l’«inesperienza», «l’incapacità», «gli artifici», «i raggiri», «l’autolesionismo». E se ha ragione il Fondatore Garante, Beppe Grillo, quando, sbagliando proprio giorno, ha detto «Mission impossible: far diventare leggermente intelligenti quelli della Lega», a che livello di demenza sono arrivati i dirigenti del M5s che i “non intelligenti” della Lega si mangiano ogni giorno in un sol boccone? E il suo pubblico applaude e ride, invece di piangere per il Movimento suicida.

Ma torniamo alla democrazia diretta “alla M5s”. Il Popolo di iscritti alla Piattaforma Rousseau è stato chiamato a votare su un caso giuridicamente assai complicato, senza poter leggere le “carte”, e che lo stesso Senato sottopone ai senatori solo dopo uno studio di una Commissione apposita, e che anche chi ha scritto il primo quesito da sottoporre al referendum dimostra di non conoscere neppure per grandi linee (sbaglia addirittura il numero dei migranti sequestrati).

Secondo me, il risultato è tragico per la “democrazia diretta: non mi riferisco al 59% contro il 41% su cui si è accanita la discussione, bensì al numero dei votanti: 52.417, si dice addirittura un record. Ma quanti erano gli aventi diritto al voto? Nessuno lo sa. Casaleggio tiene segreto questo dato. Si dice che siano più di cento mila. Ma facciamo cifra tonda e facciamo che siano centomila. In tal caso hanno votato poco più della metà degli iscritti (ma, caro Casaleggio che idea troglodita hai della democrazia se non dichiari neppure il numero di quanti hanno il diritto di votare, né accetti che lo scrutino sia controllato da parte neutrale? Non ti rendi conto che la tua è una truffa che squalifica prima di tutto la tua ”ideologia”?).

Nelle elezioni politiche gli italiani che si astengono, nonostante siano in aumento per mancanza di offerta politica, sono in percentuale di gran lunga di meno. Eppure devono mettersi il cappotto, prendere l’ombrello e raggiungere i seggi. Agli iscritti al M5s si è chiesto, su un caso che appassiona tutto il paese, di spingere un bottone nel proprio salotto. Ma che ci si iscrive a fare a una forza politica se non si ha l’interesse neppure di “decidere” su un argomento così importante? Il risultato è stato catastrofico. Dovrà essere studiato attentamente. E forse potrebbe risultare che la metà degli iscritti non ha alcuna fiducia sulla correttezza della consultazione, fatta senza alcun controllo, alcuna trasparenza, persino con una “piattaforma” manipolabile e che va ogni volta in tilt. Insomma un imbroglio mal costruito. Forse la metà degli iscritti semplicemente si rifiuta di essere «soggetto passivo» e avallare col proprio voto un regime interno totalitario di stampo monarchico, mai legittimato da alcuno.

Un commento su ““DEMOCRAZIA DIRETTA” SINONIMO DI TRUFFA”

  1. Segreterie, comitati centrali, conventicole, circoli, , assemblee, congressi, riunioni allargate e ristrette, pizzini, sacrestie, salotti, sottoscala, retrobotteghe e sedi varie: ciascun gruppo politico si organizza e prende decisioni dove e come ritiene opportuno. Al direttore di Critica Liberale le consultazioni tramite piattaforma Rousseau sembrano essere non congeniali. Neanche a me. Se fossi un militante 5 Stelle sarebbe un bel guaio, ma poiché non lo sono mi domando dove sta il problema e quali sono le ragioni di tanto accanimento. A meno che non si voglia sul serio fare intervenire la magistratura per reprimere il reato di circonvenzione d’incapace, strada che sconsiglio chiunque dall’intraprendere. Gli avvocati dei 5 Stelle avrebbero buon gioco nel dimostrare che i loro avversari non sono stati in grado di fare nemmeno quello.

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